SANT’ANTIOCO

Borgo

Le sue radici sono antichissime e sempre ‘vive’, conservate all’interno del tessuto urbano della città che dà il nome alla più grande isola sarda. In origine era l’antica città di Sulky, forse prima città isolana, dapprima fenicio-punica, poi importante municipium romano. Oggi Sant’Antioco è una rinomata destinazione turistica che affascina per mare e natura, storia e cultura, tradizioni e buon cibo, soprattutto pescato di qualità e vino carignano. Le tracce del passato più remoto sono ospitate nel museo archeologico Barreca, accanto al quale si estende il tophet di origine fenicia, santuario a cielo aperto dove venivano deposte le ceneri dei fanciulli in apposite urne. A poca distanza c’è la necropoli punica. L’attuale abitato si è sviluppato attorno alla bellissima basilica di Sant’Antioco, prima esiliato e condannato al lavoro nelle miniere, poi martirizzato in età romana, oggetto nei secoli di una venerazione sempre più intensa tanto da divenire patrono della Sardegna. Le sottostanti catacombe, luogo di sepoltura del santo, sono meta di pellegrinaggi, mentre la chiesa è il fulcro della più antica festa religiosa sarda. Vi rivivono riti secolari, immutabili nel tempo, e si respirano momenti di pura solennità e partecipata devozione.

Itinerario

L’isola di Sant’Antioco è uno scrigno di tesori naturalistici e archeologici disseminati sia sulla costa che all’interno. Il borgo che le dà nome merita uno spazio tutto suo e almeno una giornata per esplorare gli scorci, scoprirne la storia e assaporarne le specialità. Dalla basilica dedicata al martire sulcitano, patrono della Sardegna, sotto la quale si celano le uniche catacombe ‘sarde’ e dove lo stesso Antioco riposa, si passeggia ascoltando il racconto itinerante della tradizione legata ai festeggiamenti di Sant’Antioco. L’indomani, ci si sposta verso San Giovanni Suergiu per iniziare il cammino lungo le saline in direzione Sant’Antioco, fino al faro dell’istmo per poi fare ritorno nel borgo e riprenderne l’esplorazione a piedi. Al tramonto, si gode il panorama dalla Torre Canai presso la spiaggia di Turri. Il terzo giorno, abbandonate le scarpe da trekking, si sale a bordo delle barche dei pescatori, alla scoperta di una delle attività antiochensi principali.

Dati tecnici itinerario

Primo Giorno:

passeggiata in paese

Liv. difficoltà: basso

Secondo Giorno:

Da San Giovanni Suergiu  alle saline di Sant’Antioco

Distanza: Km 13

Liv. difficoltà: medio

Dislivello

pos. +99m; neg. -70m

Terzo Giorno:

Tour esperienziale di pescaturismo in barca lungo la costa, con pranzo a bordo.

 

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