Cammini

Alla riscoperta di vie percorse da pellegrini nel corso dei secoli, lungo scenari e luoghi dove il tempo scorre più lento e l’accoglienza è considerata sacra. É la proposta dei sette itinerari iscritti al Registro dei Cammini della Sardegna, ciascuno con proprie peculiarità e legato a un santo e a un leitmotiv che ‘accompagnano’ i camminatori in percorsi intrisi di bellezza e spiritualità. Il Cammino minerario di Santa Barbara – 30 tappe per 500 chilometri ‘ad anello’ – si sviluppa lungo i sentieri dell’epopea mineraria, ‘legando’ santuari dedicati alla protettrice dei minatori e siti del parco geominerario. Il Cammino 100 Torri compie il periplo dell’Isola – 1284 chilometri – unendo circa cento baluardi difensivi eretti ai tempi della dominazione spagnola.  Il Cammino di Santu Jacu è una dorsale di 450 chilometri, da Cagliari a Porto Torres, sulle orme della devozione di San Giacomo Maggiore. Il Cammino di Sant’Efisio permette di percorrere tutto l’anno l’itinerario (70 chilometri) compiuto dal 1657, dal primo al 4 maggio, da migliaia di fedeli in processione da Cagliari a Nora (e ritorno), per sciogliere il voto al santo. La Via dei Santuari connette, in 400 chilometri, venti novenari, luoghi di preghiera e festa, unicum identitario isolano, lungo antiche vie di pellegrinaggio del centro-nord della Sardegna. Il Cammino di San Giorgio, primo vescovo di Suelli, ripercorre il peregrinare del santo intorno all’anno mille, lungo i santuari a lui dedicati: da Cagliari ai Tacchi d’Ogliastra, poi il percorso si divide in una direttrice costiera e un’altra nei paesaggi lunari del Supramonte. Il Cammino Francescano in Sardegna unisce 17 centri da sud a nord, dove i francescani hanno lasciato tracce indelebili: qua gli ospiti incontrano la tipica accoglienza francescana e un’esperienza fatta di condivisione, raccoglimento spirituale e convivialità.