Il Cammino di Santu Jacu segue il filo conduttore della devozione per San Giacomo Maggiore in Sardegna: la tratta originaria è composta da un’ideale dorsale di 450 chilometri che passa di paese in paese, in ogni luogo dove è venerato il santo protettore dai fulmini e dispensatore del viatico della buona morte. Il punto di partenza è Cagliari con direzione Mandas, dove la chiesa in stile gotico catalano di San Giacomo è una delle maggiori testimonianze monumentali. Poi il cammino congiunge le chiese campestri dedicate al santo nelle Barbagie, nel Marghine, nel Goceano e nel Logudoro, dove si erge quella di Ittireddu, meta di un pellegrinaggio a cavallo. Da Sassari il cammino arriva a Porto Torres, dove lo sguardo si rivolge verso Compostela, cui idealmente si collega. A questo itinerario principale se ne sono aggiunti altri tre, in costante aggiornamento, per un totale di circa 1600 chilometri percorribili in entrambi i sensi e in frazioni ridotte. Ad ovest, tra Bolotana e Oristano; nel versante nord-orientale, con tappa iniziale a Ozieri e arrivo a Olbia, e nel profondo Sulcis, con partenza da Cagliari fino a raggiungere le isole di Sant’Antioco e San Pietro.
Itinerario
Si parte dal territorio di Noragugume, uno dei borghi autentici d’Italia, disseminato di eredità preistoriche e nuragiche: nelle sue campagne si incontrano il menhir Sa Perda ‘e Taleri e il nuraghe Tolinu. Poi la strada procede verso nord, lungo l’antica via romana della ia de Logu, con vista sulle montagne del Marghine, fino a raggiungere l’abitato di Bolotana. Da qui parte la seconda tappa, che si addentra in luogo magico, Badde Salighes. Tra boschi incantati, essenze profumate e piante esotiche, spunta il ‘castello bianco’, Villa Piercy, spettacolare residenza dell’ingegnere gallese che progettò la rete ferroviaria sarda. Attraverso la piana di Santa Lucia il cammino si inoltra in paesaggi dove il tempo si è fermato: tra pascoli ed eredità del passato spunta il borgo medioevale di Rebeccu, protagonista di affascinanti leggende. Prima di raggiungere il villaggio ‘fantasma’, si passa accanto alla fonte nuragica Su Lumarzu, immersa nel verde e tuttora attiva. Il terzo giorno l’itinerario si addentra nella valle dei Nuraghi, con i crateri vulcanici del Meilogu sullo sfondo. Tra nuraghi e tombe di Giganti che svettano ovunque, si procede in direzione nord-est verso Ittireddu. Prima di concludere il cammino, c’è tempo per scoprire le numerose testimonianze naturali, archeologiche e artistiche del paese, incluso il suo pittoresco centro storico, dove si trova il museo archeologico ed etnografico.
Dati tecnici itinerario
Primo Giorno:
Noragugume – Bolotana
Distanza: Km 4,5
Liv. difficoltà: basso
Dislivello:pos. +151m; neg. -5m
Secondo Giorno:
Bolotana – Badde Salighes – Rebeccu
Distanza: Km 14,1
Liv. difficoltà: medio
Dislivello:pos. +635m; neg. -137m
Terzo Giorno:
Rebeccu – Ittireddu
Distanza: Km 11,5
Liv. difficoltà: medio
Dislivello: pos. +100m; neg. -161m
Consigli utili: Buona preparazione fisica, abbigliamento a strati, scarpe da trekking, almeno 2 lt d’acqua.
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