Ogni anno, dal 1657, il 1° maggio i sardi sciolgono il voto fatto a Sant’Efisio per la cessazione della peste. I fedeli arrivano a Cagliari da ogni parte dell’isola, con le migliori cavalcature e sfarzosi abiti tradizionali. Dalla piccola chiesa di Sant’Efisio a Stampace, quartiere storico del capoluogo, un corteo di migliaia di devoti muove accompagnando il cocchio dorato che trasporta il simulacro del santo. La processione percorre a piedi in quattro giorni un itinerario da Cagliari a Nora e ritorno. Il Cammino di Sant’Efisio segue il percorso della processione, ma è un’esperienza vivibile in autonomia in ogni stagione. É una pista ciclopedonale di circa 40 chilometri che, pur attraversando aree antropizzate, porta a scoprire splendidi ambienti naturalistici come la laguna di Santa Gilla, da cui assistere al volo dei fenicotteri. Dall’uscita dal capoluogo si incontra il villaggio di pescatori di Giorgino, poi il litorale sabbioso de La Maddalena, nel territorio di Capoterra, infine Villa d’Orri, dimora storica dove si conclude la prima tappa. La seconda giornata di cammino attraversa i territori di Sarroch, Villa San Pietro e Pula e si conclude nel luogo del martirio del santo, la millenaria chiesa di Sant’Efisio, nella spiaggia di Nora, accanto alle rovine dell’antica città, prima fenicio-punica, poi romana. Nei due giorni successivi, il ritorno con percorso inverso.
