“Il turismo lento si candida quale asset nell’ambito della strategia promozionale della Regione: è un segmento basato su sostenibilità ambientale, sociale ed economica, teso a valorizzare un’offerta unitaria, composta da borghi, cammini e destinazioni di pellegrinaggio, che si appresta ad affacciarsi sui mercati nazionali e internazionali”. Con queste parole l’Assessore del Turismo, Artigianato e Commercio, Franco Cuccureddu, ha sintetizzato giovedì 11 luglio 2024, nel corso della conferenza ‘Sardegna Isola di cammini e di turismo lento’, svoltasi al Centro spirituale Nostra Signora del Rimedio di Donigala Fenughedu (OR), la valenza del progetto regionale sul turismo dei cammini, attivato, sviluppato e promosso dall’Assessorato regionale.
“Si tratta di un modello turistico esperienziale e sostenibile – ha aggiunto l’Assessore – imperniato su valori quali ambiente e natura, identità e autenticità, accoglienza dei territori e delle comunità che li abitano, che, alla pari di altri prodotti turistici tematici complementari al consolidato turismo marino-balneare, rappresenta un potenziale fattore di sviluppo economico per i luoghi coinvolti e una necessaria opportunità di diversificare l’offerta, nel corso di tutto l’anno e su tutto il territorio regionale”.
Oltre a mettere in luce lo stato di avanzamento del progetto e, in generale, del segmento, attraverso la partecipazione e gli interventi dei rappresentati regionali (Assessorato del Turismo e agenzia Forestas), del presidente della Conferenza Episcopale Sarda, monsignor Antonello Mura, degli enti locali protagonisti di cammini e destinazioni di pellegrinaggio, di media ed esperti del settore, la conferenza oristanese è stata un’anteprima della terza edizione di ‘Noi Camminiamo in Sardegna’, evento dell’anno in Sardegna in tema di cammini, che per il secondo anno consecutivo ha ricevuto il patrocinio del Ministero del Turismo.
‘Noi camminiamo in Sardegna 2024’ durerà un’intera settimana, dal 30 settembre al 6 ottobre, e si snoderà su 16 itinerari, lungo gli otto Cammini di Sardegna e le otto Destinazioni di Pellegrinaggio, attraverso il territorio di circa 80 Comuni. Il format prevede il coinvolgimento di circa 500 persone: ogni itinerario sarà percorso da gruppi di 25/30 ‘camminatori’, tra cui giornalisti, content creator, esperti di cammini, video-reporter, guide turistiche e ambientali, fotografi e appassionati.
I vari gruppi cammineranno contemporaneamente sui 16 itinerari, per poi incontrarsi nelle due destinazioni finali, altra novità dell’edizione 2024: Galtellì, per il ritrovo e l’accoglienza di venerdì 4 ottobre, alla fine delle varie camminate, e Dorgali per la conferenza conclusiva di sabato 5, dove saranno condivise le rispettive esperienze e ci si confronterà su eccellenze, progressi e criticità, in vista di pianificare uno sviluppo per il prosieguo dell’evoluzione del segmento.
A conclusione della conferenza ampio spazio è stato riservato ai protagonisti dei 16 itinerari, ossia ai rappresentanti delle otto Destinazioni di pellegrinaggio – Borutta, Dorgali, Galtellì, Genoni–Gesturi–Laconi, Luogosanto, Orgosolo e Sant’Antioco – e dei sette Cammini di Sardegna, iscritti al Registro regionale – Cammino Minerario di Santa Barbara, Cammino di San Giorgio Vescovo in Sardegna, Cammino di Santu Jacu, Cammino di Sant’Efisio, Cammino 100 Torri, Via dei Santuari e Cammino Francescano in Sardegna -. Inoltre, a Noi Camminiamo in Sardegna 2024 prenderà parte un ottavo ‘itinerario pilota’: il Cammino dei Beati, che prevede il coinvolgimento del territorio di cinque Comuni tra Nuorese e Baronia (Dorgali, Galtellì, Oliena, Orgosolo e Orosei).