Nasce il Cammino dei beati, un itinerario di circa 80 chilometri, diviso in cinque tappe, che si snoda tra i comuni di Dorgali, Galtellì, Oliena, Orgosolo e Orosei, dove l’aspetto spirituale si fonde con la scoperta di territori di grande valenza turistica ‘identitaria-culturale-religiosa’.
Un’esperienza da vivere in luoghi in cui nacquero e vissero santi e beati oppure legati ad eventi miracolosi, documentati dalle fonti ufficiali della Chiesa: Antonia Mesina a Orgosolo, Suor Maria Gabriella Sagheddu a Dorgali, Giovanni Antonio Solinas a Oliena, los milagros del Santissimo Crocifisso di Galtellì e il culto mariano di Orosei.
Il Cammino dei Beati si aggiunge all’offerta unitaria dei cammini promossa dalla Regione Sardegna articolati sul territorio in un percorso complessivo di circa 3500 chilometri e 180 tappe.
Con il riconoscimento ufficiale, avvenuto tramite protocollo d’intesa firmato dall’assessore regionale al Turismo Franco Cuccureddu e dai sindaci dei Comuni coinvolti, il Cammino dei Beati viene iscritto nel ‘Registro dei Cammini e degli itinerari turistico-spirituali’ della Regione Sardegna, in aggiunta ai sette percorsi già presenti.
Pochi giorni di cammino a passo lento: dalle acque cristalline del Golfo di Orosei, lungo le vie percorse nel corso dei secoli da beati e pellegrini, si scopre la Sardegna più autentica del Supramonte attraversando suggestivi paesaggi naturalistici e piccoli borghi nel cuore più profondo dell’Isola, tra comunità dove l’ospitalità è considerata sacra.
Il Cammino dei beati sarà presentato in occasione della terza edizione di ‘Noi camminiamo in Sardegna’ verso il Giubileo 2025, progetto ideato sviluppato e promosso dall’Assessorato regionale del Turismo per far conoscere i cammini e le destinazioni di pellegrinaggio dell’Isola.
Dal 30 settembre al 6 ottobre prossimi l’evento vedrà la partecipazione di circa mille persone, tra le quali anche cento giornalisti provenienti da tutto il mondo specializzati in cammini religiosi, oltre a influencer e guide turistiche.